giovedì 19 novembre 2009

AURE - I Luoghi e le voci



AURE
I luoghi e le voci
(reading)

Seguirà la presentazione del libro di poesie
di Antonio Vecchio
Le dimensioni dello spirito
(Calabria Letteraria Editrice)

Castrovillari, sabato 28 novembre 2009, ore 17,3
Teatro della Sirena (Via Ripoli 10/F)
“Aura” è diventata una parola desueta perché ormai ci si accorge di giorno in giorno che si vive fra persone e cose in serie che non irradiano più nulla. Questi inesorabili appiattimenti spengono i luoghi e la gente.
Sabato 28 novembre 2009, alle ore 17,30 presso il Teatro della Sirena di Castrovillari, attraverso la poesia, si cercherà di cogliere questo misterioso alone che avvolge ed emoziona.
“Aure – I luoghi e le voci” si intitola la manifestazione organizzata da “Il Musagete” con l’imprescindibile partecipazione di Aljon Editrice e il Teatro della Sirena di Giuseppe Maradei.
Saranno lette da Filomena Bloise poesie di Fernando Pessoa, Giuliana Rigamonti, Bonifacio Vincenzi, Eugenio Montale, Cesare Pavese e Pasquale Napolitano.
Attinente al tema sarà poi la presentazione del libro del poeta di Montepaone (CZ) Antonio Vecchio, “Le dimensioni dello spirito” (Calabria Letteraria Editrice).
Interverranno Bonifacio Vincenzi, Angela Lo Passo, Emilia Sirangelo e Mariagrazia Scarnecchia, direttore editoriale di Aljon Editrice. Sarà presente l’autore.
Coordinerà la manifestazione Giovanna Vecchio.

"La tempesta perfetta" di Bonifacio Vincenzi



Collana L’Agave
pp. 70, Euro 11,00
ISBN 978-88-96313-05-3

La tempesta perfetta di Bonifacio Vincenzi è il quarto volume della collana di poesia L’Agave di Aljon Editrice (www.aljoneditrice.it)














(dalla quarta di copertina)
"Esiste la tempesta perfetta? Chi potrebbe dirlo, se non un poeta, ai cui sensi acuti la ricerca dell’epifania delle cose riverbera come necessità vitale. In questa silloge, Bonifacio Vincenzi sfoglia i dettagli di una esistenza verosimilmente a due, allinea oggetti rivelatori, inanella verbi che si stagliano per la loro consistenza – vivere, potere, chiudere, morire, amare esserci, cancellare, insegnare, guardare, sapere, ritrovare, restare, aiutare – si vorrebbe dire, se ci fosse una categoria grammaticale a giustificarlo, verbi corposi, che non lasciano adito a dubbi o fraintendimenti sul loro intenderli."
Anna Toscano
"Il titolo. Magnifico. Tempesta chiama contemporaneamente il fuoco e l’aria con tensione terribile. Si è dentro turbinati, coinvolti, sfondati dalla natura, venuti alla luce dal lampo, venuti al suono dal tuono, persi nell’acqua e riassorbiti dalla terra. Coniugare alla tempesta l’aggettivo perfetta significa rimandare un concetto armonico nella necessità della sua esistenza. La perfezione è nel destino della tempesta, è nominabile solo dopo aver vissuto il suo epicentro, dopo esserne sopravvissuti e, dall’alto, da quasi lontano, ancora bagnati, quasi sconvolti quasi sazi, balbettarne qualcosa."
Anna Maria Farabbi